I minotauri raggiunsero i territori biblici seguendo gli eserciti di Alessandro Magno, in due tornate. Nel 334 a.C., tre esemplari che seguivano l’esercito di notte, così che non li vedessero. Nemmeno per pascolare sopportano la comunanza con persone o vacche. Il secondo blocco, altri sei, arrivò nello stesso modo, dietro le milizie di Tolomeo. Malgrado i fenici, i cananei, i filistei, gli ismailiti e gli altri popoli con il prepuzio, adorassero il cornuto Baal al quale offrivano in sacrificio bambini fino ai quattro anni.
In parte i minotauri sono responsabili della creazione del monastero di Qumran. Gli Esseni non sopportavano di vederli pascere sulle rive del Giordano, camminando su due zampe e alzando le corna come chi porta uno stendardo.
Quando giunse Tito nel 70, i nove minotauri ancora pascolavano ai margini del Tigri, nel Delta del Nilo o presso la sorgente del Siloe.
Daniel Alcoba (Argentina), Minotauros en tierras bíblicas
(Tradotto da Químicamente impuro)
Los minotauros nos rondan, llenos de vida.
RispondiEliminaBesos