La Norvegia — Knut Hamsun

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Eravamo stati allettati dalla prospettiva che la Norvegia avrebbe occupato una posizione elevata, predominante nella società mondiale pangermanica, che si stava preparando e nella quale tutti credevamo... Pensavo che avrei servito la mia patria nel modo migliore rimanendo dov'ero, a coltivare la mia terra meglio che potevo, in quei tempi duri, quando al paese mancava tutto,, e inoltre usando la mia penna per la Norvegia, che avrebbe occupato una posizione di primo piano tra le nazioni germaniche d'Europa. Fin dall'inizio mi sentii attratto da quel pensiero. Di più: esso mi entusiasmava, ne ero posseduto. Non so se esso mi abbandonò anche solo per un momento, in tutto quel tempo trascorso in solitudine. Mi sembrava che fosse un grande pensiero per la Norvegia, una grande idea per la quale lavorare e combattere: la Norvegia, un paese ai margini dell'Europa, indipendente e sfolgorante di luce propria.


Knut Hamsun (1859-1952), da På giengrodde stier, 1949

(Per i sentieri dove cresce l'erba, trad. it. Maria Valeria D'Avino, Fazi 1995 — cit. ne «La Repubblica», 28 luglio 2011)

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