L'ultima notte — Angela schnoor

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Orfana di madre al parto. La famiglia che l'aveva accolta in cambio di servizi le aveva dato una camera in soffitta. Ancora bambina, apriva la finestra nelle notti di Luna e parlava con la madre, là nel cielo, fino ad addormentarsi sotto il suo brillio. Per alcuni giorni, si svegliò con un profumo di fiori sul materasso di crine. Notte dopo notte, le parve di vedere una scala di luce che entrava attraverso il lucernario lassù in alto. L'ultima notte si risvegliò abbracciata da colei che, in un bagliore azzurro e argento, la riportava a casa.


Angela Schnoor (Brasile), A última noite

(Tradotto da Microargumentos)

1 commento:

  1. Oh! meu querido Stefano! Eu pressentia que esta história tocaria sua sensibilidade poética.
    Grata pela bela tradução. saudades suas.
    Meu abraço forte. Angela.

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