Il potere del tatto — Héctor Ranea

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(Immagine: Halohid)


Mani

Anche se nelle mani le cicatrici e i calli lasciano così poco posto al mondo sensibile, ogni qual volta si posano in certi punti del corpo amato fanno sì che il sangue bolla e gli occhi brillino.


L’altra pelle

Ogni centimetro quadrato di pelle contiene così tanti nervi da farle distinguere due lacrime che la percorrono parallele, a distanza di un bacio, il giorno della partenza.


Calda

Per toccarla, a volta c’era bisogno di guanti così spessi che non avrei saputo dire dentro quale Sole lei avesse posto il suo pensiero.


Freddo

Non c'è niente di più freddo dell’ira.


Rugosità

Lui passa una parte della sua lingua su quei punti in cui la pelle può ancora raggrinzirsi anche se la gioventù mantiene rigoglioso tutto il resto. È allora che si comprende quanto sia prodigioso il senso del tatto.


Héctor Ranea (Argentina), El poder del tacto

(Tratto da 24 Lecciones humildes sobre los sentidos, in Ráfagas, parpadeos — traduzione dell’autore — revisione linguistica: S.V.)

2 commenti:

  1. Ay que pena me dá, no entiendo nada HÉCTOR.
    Prometo leer mas material tuyo!
    un abrazo -ahely

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  2. EStos están en español en los blogs de ráfagas y parpadeos, Chely... Vete por allí.

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