Viaggiatore apparente — José María Merino

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Il giro dell’aperitivo non fu come tutti gli altri giorni. Incontrandosi con lui, molti mostravano grande gioia, si congratulavano per il suo ritorno, si rallegravano per il fatto di averlo di nuovo tra loro. Benvenuto, ramiro, era ora che tornassi, benvenuto, te n’eri andato troppo lontano, lo invitavano, un bar dopo l’altro, Ramiro è tornato, dicevano, bisogna festeggiare. Bevve tanto, e quando, dopo essersi congedato, se ne andò a casa sua per il pranzo, parecchio in ritardo, camminava insicuro e aveva molta confusione in testa, ma non così tanta da non sapere che non era mai uscito da quella città e che non si chiamava Ramiro.


José María Merino (Spagna), Viajero aparente
 
(Tradotto da Enfocarte n° 31)



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