Isola antropofaga — Lola Suárez




È sempre più difficile sfuggire al tuo appetito osceno, alla tua fame indecente…
Torno con l’anima rimorsa, coi ricordi sanguinanti là dove tu, spietata e in agguato, affondi i denti sino ad arrivare al midollo della memoria: non perdoni il mio abbandono. Come un’amante respinta mostri di colpo tutta la tua bellezza, ma sai che io mi trascino tra l’azzurro perfetto del tuo mare, sul fondo dei tuoi gioielli di lava. Sai che, come un lupo, annuso la tua luce magnifica e non puoi nascondere questo tanfo di cadaveri, di tempi morti, che mi fa fuggire da te, terrorizzata.


Lola Suárez (Spagna), Isla antropófaga

(Tradotto da Máquina de coser palabras)

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