essilU — Lilian Elphick

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(Immagine: Dmitry Laudin)



essilU dovete chiamarmi, poiché mi sono visto nello specchio delle acque. Prima, le grida dei gabbiani hanno allertato la disperazione. La sabbia era spessa, non riuscivo a camminare. Ma il dolore del ritorno era più forte. Tornare, mentre una mano, morbida, stringeva la mia. Tornare all’altra riva, però quale?
Non c’era vento. Il sole se ne andava dai miei occhi, e la morte arrivava docile a bagnarmi i piedi. essilU!, hanno gridato le sirene, trascinandomi in una storia senza guerre.


Lilian Elphick (Cile), sesilU

(Tradotto da Ojo Travieso)

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