Caseggiato — Claudia Sánchez

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L'antiquario vendeva una polaroid del '70, poco usata, con proprietà magiche. Le sue foto rivelavano l'anima di tutto, lui diceva. La vendeva assieme all'ultima scatola di rullini che esisteva sul mercato. Mi divertì la storia che inventò per sbarazzarsi della macchina fotografica il cui uso era limitato alla quantità di pellicola disponibile. Ad ogni modo il prezzo era relativamente basso, e l'urgenza che avevo di conservare la splendida vista del caseggiato dov'era nato mio padre finì per spingermi all'acquisto.
- Non sprechi foto -, mi aveva detto il commerciante, - le conservi per le cose davvero importanti. Con un sorriso condiscendente mi sbrigai a caricarla e a scattare l'istantanea del posto. Quando osservai la fotografia compresi di quale magia si trattava. La casa dei miei nonni spiccava sulle altre, era viva. Il vento riempì i miei occhi con il fumo che usciva da quel camino, e l'odore di torta al cioccolato mi invase completamente. Il commerciante, esperto, mi avvicinò una sedia e i fazzoletti di carta. Senza una parola, lo ringraziai con tutto il cuore.


Claudia Sánchez (Argentina), Caserío

(Tradotto da Cortitos)

1 commento:

  1. Tanti grazie, Stefano!
    In realtà, potrebbe essere un caseggiato italiano, tranquillamente!
    Baci,

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