Violazione — Carlos Suchowolski Kohn

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(Hans Holbein, Totentanz)


Decisero di riunirsi per festeggiare, ma non incontrarono né una radura della foresta né una sola discoteca dove poterlo fare. Ormai, come si suol dire, lì non c’era più posto neanche per un’anima. I vivi – questo era intollerabile! – travestiti da morti e da fantasmi, erano arrivati prima a fare festa, approfittando che ancora rimaneva un po’ di quella luce disgustosa della fine del giorno che, ovviamente, loro erano in grado di tollerare. Si trattava di una violazione inaccettabile che, dopo decenni di pace e di tranquillità, avrebbe ridestato cupi tamburi di guerra.

Carlos Suchowolski (Argentina), Usurpación

(Tradotto da Una botella llena de luciérnagas)

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