Durante il giorno aveva la testa piena di scarafaggi, vermi, farfalle e api. Alcuni di quegli animali erano amici, altri acerrimi nemici. Ma quando arrivava la notte gli scarafaggi e i vermi sparivano, e appariva un bel cavallo bianco che dormiva accanto al suo letto. Sul cavallo bianco lui galoppava lungo distese remote e nel corso del sogno era il suo confidente e amico. Durò il tempo che dura l'infanzia. L'infanzia è un'impostura, e ora sono tutte bestie e animalacci quelli che popolano la sua mente, abitata da una turba infame di uccelli notturni.
Juan Yanes (Spagna), Delirium tremens
(Tradotto da Máquina de coser palabras)
Juan Yanes (Spagna), Delirium tremens
(Tradotto da Máquina de coser palabras)
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