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Omero non è mai esistito, il cieco Omero, il rapsodo Omero che vagava per la Grecia appoggiato al suo bastone, cantando le guerre degli Achei e le astuzie di Ulisse. Omero fu inventato, sognato da una miriade di altri poeti, che lo immaginarono cieco, oscuro, come una gemma nera che assorbiva e conservava la luce che splendeva sulle isole e sui mari del mondo antico.
Ma il cieco Omero, l'immaginario cieco Omero, sognava anche lui, sognava Ulisse e gli Achei, e un altro creatore, cieco come lui, che camminava sulle spiagge dell'Attica ascoltando i deliri salini dell'Egeo, appoggiato alla spalla di Maria Kodama, mentre accoglieva in sé la luce del cuore di Omero.
José Eduardo Lopes (Mozambico/Portogallo), Rumos Circulares
(Tradotto da Estrada de Santiago)
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