Corno e avorio — Enrique Anderson Imbert

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Penelope dice a Odisseo:
— Ci sono due porte per i sogni: una, costruita di corno; l'altra, d'avorio. Coloro che arrivano attraverso quella d'avorio ci ingannano, quelli che vengono per quella di corno ci annunciano verità.

In Omero (Odissea, XIX) quelle porte erano allegoriche: non esistevano se non come immagini di idee. Adesso sappiamo che esistettero davvero. Il giornale di oggi riporta la notizia che l'archeologo Michael Ventris, negli scavi a Cnosso, ha appena rinvenuto due enormi porte intagliate, una su di un solo corno, e l'altra su una zanna sola. Interrogato da un giornalista, Ventris ha detto che la sua impressione, piuttosto che di meraviglia, è di orrore a pensare, alla vista di quel corno, di quella zanna, alle dimensioni che devono aver avuto i rinoceronti e gli elefanti preomerici.


Enrique Anderson Imbert (1910-2000), Cuerno y marfil

(Tradotto da Ciudad Seva)

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