Macchie — Jordi Cebrián

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Quando scendo le scale per andare a lavorare, mi trattengo a osservare i disegni che forma il marmo dei gradini. A volte distinguo tartarughe, o colombe, oppure profili femminili. Oggi, per la prima volta, mi sono fissato su un volto, disegnato dal caso con tratto da gran maestro. Era il mio volto quello lì, disegnato dalle forme capricciose delle macchie del marmo, riconoscibile alla perfezione a saper guardare. Sono tornato a casa e ho fatto scendere mia moglie fino a metà rampa, perché lo vedesse, ma non sono stato capace di ritrovare il disegno, e mia moglie non mi crede.


Jordi Cebrián (Spagna), Manchas

(Tradotto da Cien Palabras)

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