Il fiume — Wilson Gorj

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P
iove da giorni. Il fiume si allarga, di volta in volta sempre meno lontano da casa nostra.

I vicini, prudenti, hanno già abbandonato le loro.

Perfino mia moglie l'ha fatto, se n'è andata a casa dei genitori.

Soltanto io resto. Resto qui, lo aspetto. Aspetto il fiume. Questo fiume dal quale mi tengo lontano da anni. Da quel maledetto giorno in cui le sue acque si sono portate via quel che avevamo di più prezioso.

No. Da qui non esco. Che il fiume venga. Chissà che non mi trascini fin là, da mio figlio.


Wilson Gorj (Brasile), O Rio

(Tradotto da O muro e outras páginas)

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