Svista — Virginia G. Dorta

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(Immagine: Virginia G. Dorta)


I
l suo mondo era circolare. Tutto equidistava dal centro con la perfezione impossibile del maniaco. Non c’era un punto al di fuori, la circonferenza della sua vita dava giravolte, sempre le stesse, sempre uguali. Fece di quello spazio una sfera, lucida e brillante, dove non entrava niente, né usciva niente.

Finché, per una svista, apparve un’apertura.
Da lì, senza controllo, gli sfuggirono tutte le equidistanze.


Virginia G. Dorta (Spagna), Descuido

(Tradotto da Phoeticblog)

1 commento:

  1. ¡Ah, mille grazie mille!
    No sabes lo que me ha gustado verme.
    Un fuerte abrazo

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