Il Buon Dio — María Rosa Lojo

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I
l Buon Dio ha mezza faccia tagliata dalle cicatrici, cammina come un delinquente in fuga o un menomato, camuffato e nascosto per i sobborghi del sogno. Fugge dagli sguardi perspicaci che potrebbero svelare la sua nuova bruttezza ai fedeli credenti.

Il Buon Dio ha perso la guerra con il Diavolo. Ha dovuto rendergli il suo splendore angelico, la sua bellezza accecante come l’argento vivo, il suo prestigio di divino messaggero.

Adesso Satana vive nei palazzi profumati dov’era la Casa di Dio, ed esibisce il suo volto prefetto sugli schermi che moltiplicano la Sua Gloria su tutti i pianeti.

All’imbrunire, quando la luce diventa pietosa, con mezza faccia bendata così che nessuno possa riconoscerlo, il Buon Dio chiede l’elemosina di casa in casa, o vende ninnoli sui treni delle periferie.

La sua sconfitta è per sempre, o ha dimenticato le speranze. La bontà è la sola cosa che gli resta.


María Rosa Lojo (Argentina), El Buen Dios

(Tradotto da Máquina de coser palabras)

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