Colpe — Claudia Sánchez

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Un sorriso gli si disegnò sul volto quando vide che arrivavo. Era un sorriso esagerato, estatico, forzato, in contraddizione con l'espressione dei suoi occhi. Una certezza, tutta istinto, mi attraversò rapida la mente: lo avevo scoperto. Senza togliere la chiave dalla serratura richiusi la porta, diedi due mandate e andai verso la macchina. Il suono di uno sparo mi bloccò. L'istinto mi aveva tradito. In casa non avevamo armi.


Claudia Sánchez (Argentina), Culpas

(Tradotto da Cortitos)

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