El día que me quieras* — Sergio Gaut vel Hartman

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(24 giugno 1935: i resti dell'areo con a bordo Carlos Gardel scontratosi al decollo contro un altro velivolo sulla pista dell'aeroporto «Olaya Herrera» di Medellín)


Carlos Gardel, il famoso pilota acrobatico, si apprestava a far decollare il suo Piper Laurie XL-95 attraverso i cieli di Medellín quando una voce femminile sussurrò nel suo orecchio.
- Non andare, morirai.
- Ah, davvero? E chi lo dice?
- Io, Rusiana, la donna minuscola che vive nel tuo orecchio.
- Rusiana! Quanto tempo! Dove t’eri cacciata?
- Ti ho esplorato dentro e sono giunta alla conclusione che tu sei fatto per il canto, non per il volo acrobatico.
- Ah, le donne! Il mio istruttore di volo, il grande Sigismundo Froi, mi diceva sempre: “Nessuno capisce le donne”.
- Non andare, Carlos!
- Smettila!
Carlos Gardel fece decollare il suo velivolo, fece mille piroette e non gli successe nulla. Oggi, sul punto di compiere centoventun anni, vive solo e dimenticato nell’ospizio “Oasi di Pace” di calle Humboldt. Rusiana ha traslocato dall’orecchio al pancreas perché non sopporta il russare del vecchio.

* Titolo di un famoso tango e di un film di Carlos Gardel (1935)


Sergio Gaut vel Hartman (Argentina), El día que me quieras

(Tradotto da Químicamente impuro)

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