Era un personaggio di finzione e stava in un racconto, aveva poche pagine per realizzare qualcosa di fondamentale e restare nella memoria del lettore. Consapevole di sé e di quanto breve sarebbe potuta essere la sua esistenza, per prima cosa fece silenzio, e dopo averlo fatto lo ripose dove nessuno sarebbe riuscito a trovarlo. Compiaciuto, se ne andò via per sempre senza che nessuno lo notasse, condannando il resto dei personaggi a parlare senza sosta fino alla fine delle loro righe, fino al punto finale, che era il confine dietro il quale lui aveva nascosto il silenzio, nel bianco della pagina bianca che stava oltre le parole.
Carlos Ardohain (Argentina), El menos común de los lugares
(Tradotto dalla Máquina de coser palabras)
Carlos Ardohain (Argentina), El menos común de los lugares
(Tradotto dalla Máquina de coser palabras)
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