Eden — David Lagmanovich

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Adamo ed Eva

La mia sorpresa fu enorme quando, al risveglio, vidi al mio fianco un essere che era come me, ma non proprio come me. (Allora non sapevamo comunicare tra noi: questa cosa è venuta dopo.) Guardai la creatura con enorme curiosità, finché compresi che il Signore l'aveva creata perché mi facesse compagnia. La curiosità si trasformò in gratitudine ed affetto: alla fine avrei avuto qualcuno accanto a me, che veniva dal Padre stesso, qualcuno che avrei potuto proteggere ed amare. Da parte sua, anche la creatura mi guardava con espressione bonaria, tuttavia nel suo sguardo mi parve di incontrare il preannuncio di molte cose a venire, e questo mi diede da pensare.


Letterale

La mia mente è letterale. Quando suggerii loro che provassero i frutti dell'albero volevo dire esattamente questo. Non è colpa mia se quelli hanno inteso le mie parole, innocentemente gastronomiche, in un senso metaforico che ha irritato il signore del giardino — disse il serpente.


David Lagmanovich (1927-2010), Reincidencias

(Tradotto da Los cuatro elementos, Editorial Menoscuarto, Palencia, 2007)

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