Cecità — Adelaida Saucedo

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(Immagine: Marko Anstice)



Quando lo incrociò, gli arrivò l'odore della sua acqua di colonia e quell'odore personale che nessun creatore di profumi avrebbe mai potuto sognare di emulare. Seppe che era lui. L'aveva ignorata, come se la sua cecità le impedisse di riconoscerla. Si voltò e lo seguì.
Quando gli avesse chiesto il nome le avrebbe mentito. Avrebbe persino usato una voce diversa, cercando di ingannarla ancora. Avrebbe negato tutto.
Infilò la mano nella borsa e le sue dita si serrarono attorno all'impugnatura del coltello.
Forse nelle due occasioni precedenti si era sbagliata, ma questa volta era sicura.


Adelaida Saucedo (Spagna), Ceguera

(Tradotto da Químicamente impuro)

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