L'imperatore della Cina — Marco Denevi

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Quando l'imperatore Wu Ti morì nel suo immenso letto, nel più profondo del palazzo imperiale, nessuno se ne accorse. Erano tutti troppo occupati a obbedire ai suoi ordini. L'unico che ne venne a conoscenza fu Wang Mang, il primo ministro, uomo ambizioso che aspirava al trono. Non disse nulla e occultò il cadavere. Trascorse un anno di incredibile prosperità per l'impero. Fino a quando, finalmente, Wang Mang mostrò al popolo lo scheletro nudo del defunto imperatore. «Vedete? - disse -. Per tutto un anno sul trono si è seduto un morto. E chi realmente ha governato sono stato io. Merito d'essere imperatore». Il popolo, compiaciuto, lo mise a sedere sul trono e subito lo uccise, in modo che fosse perfetto come il suo predecessore e la prosperità dell'impero continuasse.


Marco Denevi (1922-1998), El emperador de la China, 1935

(Tradotto da El Emperador De La China Y Otros Cuentos, Librería Huemul, 1975)

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