(Immagine: Tugba Akdag)
In un angolo vive un uomo che non conosco. Nell’altro c’è una donna che mi ignora. Gli altri lati della stanza sono irraggiungibili per me. Generalmente mi fermo nel centro e osservo i contorni del visibile.
Alcuni osservatori esterni hanno criticato il mio evidente rifiuto di trovare una porta. Ma solo io conosco la verità sul pavimento che affonda e sull’ancora più insolito soffitto che si macchia d’umido certe notti sì e altre no.
Alejandro Bentivoglio (Argentina), El misterioso cuarto donde a veces se vive
(Tradotto da Memorias Del Dakota)
In un angolo vive un uomo che non conosco. Nell’altro c’è una donna che mi ignora. Gli altri lati della stanza sono irraggiungibili per me. Generalmente mi fermo nel centro e osservo i contorni del visibile.
Alcuni osservatori esterni hanno criticato il mio evidente rifiuto di trovare una porta. Ma solo io conosco la verità sul pavimento che affonda e sull’ancora più insolito soffitto che si macchia d’umido certe notti sì e altre no.
Alejandro Bentivoglio (Argentina), El misterioso cuarto donde a veces se vive
(Tradotto da Memorias Del Dakota)
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