(Immagine: JennaOG)
Lei trovò uno spago appeso a un albero di pitangueira. Afferrò l'orlo del suo vestito fiorito di pizzi e fece un nodo. Attese un vento forte, di quelli rari. Spalancò le braccia. Si trasformò in carta multicolore d'aquilone e andò alla ricerca del palazzo di cristallo. Spinta dal vento, si perse in piroette, danzando su orme di storie raccontate dagli antenati.
Alexandre Semeraro de Alcântara Nogueira (Brasile), O dia de Léa
(Tradotto dall'e-book Microcontos, minijóias)
Alexandre Semeraro de Alcântara Nogueira (Brasile), O dia de Léa
(Tradotto dall'e-book Microcontos, minijóias)
bentornato.
RispondiEliminaF.
Lindo este conto! pura poesia.
RispondiEliminaparabéns Stefano, à você e ao autor do conto.