Moebius — Sergio Gaut vel Hartman

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(Maurits Cornelis Escher, Striscia di Moebius, 1961)



Sogno una donna che sogna che mi invita a visitare il suo sogno. Mi offre pietanze e bevande deliziose. Facciamo l’amore. Tuttavia, a un certo momento, capisco che tutto è una trappola per trattenermi; adesso io sono il suo prigioniero. Mi lega e mi imbavaglia. Di repente mi ricordo di avere a disposizione il mio sogno, invariato e a portata di mano, che non sono obbligato a sottomettermi ai suoi capricci; taglio i legacci e fuggo. Ciò nonostante, quando arrivo nel mio sogno mi rendo conto che in quello di lei continuo a essere prigioniero. Intuisco che la soluzione è svegliarmi e farla finita una volta per tutte, ma la donna mi anticipa, e nel suo sogno si procura un revolver e mi uccide. Dico a me stesso che, per fortuna, sono al sicuro dentro il mio sogno, nel quale non posso morire, ma scopro, troppo tardi, che nessun risveglio sarà possibile.


Sergio Gaut vel Hartman (Argentina), Moebius

(Tradotto da Químicamente impuro)

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